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per il punto croce, il cucito e il ricamo classico.
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Non mi resta che augurarvi "BUONA NAVIGAZIONE"

Informazioni sugli schemi a punto croce.

Tutti gli schemi a punto croce creati da Professione Donna, possono essere personalizzati nelle dimensioni. Se ti piace un quadro ma ti sembra che sia troppo grande o troppo piccolo, richiedilo delle dimensioni che ti occorrono e cercheremo di accontentarti. Se vuoi trasformare una tua immagine in schema invia la foto e lo staff si metterà all'opera per te.

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Come rimettere a nuovo il legno seconda parte

 
 

Dopo aver letto il post precedente e aver conosciuto i vari prodotti che occorrono per lavorare su un vecchio mobile, non vi resta che mettervi all'opera. Di seguito trovate tutte le indicazioni utili per fare da soli questo lavoro ma, quella che vi propongo è solo una piccola guida, per qualsiasi dubbio, prima di iniziare un lavoro chiedete aiuto agli esperti del settore. 
Vediamo cosa occorre: 
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Prima di iniziare qualsiasi lavoro sarà opportuno proteggere bene il pavimento sistemando il mobile su un foglio di plastica ricoperto a sua volta da uno strato di giornali. 

1- Innanzitutto togliete accessori e guarnizioni. Estraete i cassetti e smontate le ante, togliendo tutte le cerniere e le guarnizioni di metallo. Se necessario sverniciate a parte questi accessori. Poi riponeteli in un luogo sicuro. 
2- Quindi procedete applicando lo sverniciatore. Versate una piccola quantià di prodotto in un barattolo vuoto. Poi con pennellate brevi, stendetene uno strato spesso, facendolo penetrare negli interstizi e nei decori a rilievo. La maggior parte delle vernici reagisce sollevandosi e formando bolle, mentre altre semplicemente si ammorbidiscono. Controllate circa 10 minuti dopo l'applicazione del prodotto. 
Raschiate le superfici piatte usando una spatolina per asportare la vernice sollevata o ammorbidita, lavorando nel senso della venatura del legno e facendo estrema attenzione a non inciderlo o graffiarlo. Nel corso di questa operazione è consigliabile depositare i vari residui di vernice in un vecchio barattolo, piuttosto che lasciarli cadere per terra. Al termine, immergete nello sverniciatore una paglietta d'acciaio fine e strofinatela su tutta la superficie sverniciata (sempre seguendo la venatura del legno) per togliere ogni residuo. 
Se ci sono punti difficili, parti intagliate e modanature, usate la paglietta d'acciaio per ripulire le parti, aiutandovi anche con uno strumento appuntito (una limetta per unghie o uno stuzzicadenti) al fine di rimuovere completamenete e meticolosamente ogni traccia di vernice. 
Infine strofinate il legno con un panno imbevuto di acqua o acquaragia (verificate le istruzioni sulla confezione dello svernicaitore) per ripulire il legno dalle tracce del prodotto. Non usate mai acqua sulle impiallacciature. 
Una o più mani di sverniciante possono essere necessarie nel caso di mobili che presentino verniciature di notevole spessore. Non insistete mai, invece, con il raschietto nei punti in cui la vernice è più ostinata: il legno, che per effetto dello sverniciatore tende a inumidirsi, si potrebbe rovinare. 
Un consiglio: quando si usa lo sverniciatore è bene indossare abiti vecchi e guanti di gomma; operare in un ambiente ben ventilato, lontani da sostanze infiammabili ed evitando di fumare

Come schiarire il legno dopo la sverniciatura
Nel caso in cui vogliate cancellare macchie scure o schiarire la tonalità del legno, dopo la sverniciatura si può usare uno specifico prodotto sbiancante.
  1. Prima operazione: se usate un prodotto di sostanze diverse, travasate una parte del primo preparato (A) in un vaso di vetro. Stendetelo quindi generosamente sul legno servendovi di un vecchio pennello e lasciate riposare per il tempo indicato sulla confezione. Poi pulite il pennello. 
  2. Seconda operazione: versate il secondo preparato (B) in un altro recipiente. Applicatelo sul legno servendovi del pennello (da lavare subito dopo in acqua). La reazione creata dai due preparati schiarisce il legno: il prodotto andrà lasciato agire sino a che non si sia raggiunto l'effetto voluto, ma senza superare il tempo prescritto dalle istruzioni per l'uso. L'operazione potrà invece essere ripetuta ripartendo dal primo preparato (fase 1), qualora il risultato ottenuto non sia del tutto soddisfacente (in ogni caso seguite le indicazioni della ditta produttrice).
  3. Terza operazione: per togliere lo sbiancante basta lavare il legno con una spugna imbevuta in una soluzione composta da 1 cucchiaino di aceto bianco per 1/2 litro di acqua fredda. Ripetere l'operazione con una spugna pulita e soluzione fresca, quindi lasciate asciugare bene. 
 Come eseguire le stuccature.
 Se necessario , carteggiate prima la superficie con carta vetrata a grana fine, avvolgendola su un blocchetto di legno per poter agire in modo uniforme. Ricordate di seguire sempre il senso della venatura e mai quello trasversale. 

Per stuccare bene crepe e fori premete lo stucco-legno all'interno delle crepe e dei fori, usando una spatolina sottile o semplicemente le dita. Asportate l'eccesso circostante e, quando lo stucco è ben asciutto, levigate con carta vetrata fine. I fori molto profondi vanno stuccati in più riprese, lasciando asciugare i vari strati prima di applicare i successivi. 
Applicare il turapori. Seguite le istruzioni specifiche per il prodotto acquistato. Di solito, questo preparato si applica servendosi di uno straccio robusto, che si passa a movimenti circolari; poi si toglie la quantità in eccesso con un panno pulito e si lascia asciugare. 

Se vogliamo colorare il turapori basta mescolarlo al colorante per legno prima dell'applicazione. Versate una parte del prodotto su una superficie pulita e aggiungete il colorante poco alla volta, sino ad arrivare alla colorazione desiderata. Tenete conto tuttavia che il turapori deve risultare leggermente più scuro del legno al quale è destinato, poichè asciugnado tende a schiarire. E' meglio quindi fare prima una prova preparadno una piccola quantità di prodotto e applicandola sul bordo di un cartoncino. 

Come colorare il legno. 
Dopo aver effettuato tutte le operazioni sopra descritte possiamo utilizzare un colorante per legno. Esso serve per colorare una macchia precedentemente schiarita, oppure per conferire al mobile una colorazione più intensa prima di passare alla finitura della superficie. Il colore naturale di ciascun legno influenzerà quello del colorante e, poichè quest'ultimo è indelebile, sarà bene far un test su una parte del mobile poco in vista prima di procedere su tutta la superficie. 
I punti in cui la venatura si interrompe in quanto un pannello è tagliatoe il suo spessore è lasciato al vivo (non rifinito da un profilo impiallacciato) assorbiranno più colorante e quindi assumeranno una colorazione più scura. Si può ovviare a questo inconveniente passando sulle parti interessate due mani di gommalacca trasparente o bianca prima di appicare il colorante.
  1. Fase 1: Carteggiare la superfice. Usate carta vetrata a grana media (avvolta sull'apposito tampone o su un blocchetto di legno) seguendo il senso delle venature del legno. Rifinite poi con carta a grana fine e spolverate con un pennello asciutto.
  2. Fase 2: applicate il colorante. Dopo aver agitato bene il barattolo, versate una piccola quantià di prodotto in un piatto o in un recipietne di vetro a bocca larga. Poi stendete generosamente il colorante servendovi di uno straccio che non si sfilacci, strofinando nel senso della venatura del legno. Se la superficie da colorare è ampia, inziate da una estremità e lavorate velocemente e in modo uniforme, portandovi verso il lato opposto. Fate bene attenzione a non passare due volte sullo stesso punto, in quanto la sovrapposizione di due strati produce una riga più scura difficilmente eliminabile. 
  3. Fase 3: asportare il colorante in eccesso. Passate uno straccio pulito sul mobile per togliere l'eccesso di prodotto e per distribuirlo in modo omogeneo su tutta la superficie. Prima di applicare il fissatore prescelto - vernice, olio  o cera -lasciate asciugare il colorante rispettando  i tempi indicati sulla confezione. 

Ultima fase: Come verniciare il legno. 

Dopo aver effettuato tutte le operazioni di sverniciatura, stuccatura, sbiancamento e colorazione non ci resta che passare a verniciare il nostro mobile.

Le vernici poliuretaniche.
Innanzitutto il legno va "isolato" passando prima una mano di fissativo trasparente (o colorato a seconda dei casi) diluito al 10% con acquaragia e poi una o due mani di copertura. Le vernici poliuretaniche impiegano diversi giorni ad indurirsi totalmente, quindi bisogna evitare di posare oggetti sulle superfici verniciate di fresco, in quanto potrebbero lasciare segni indelebili. Ad asciugatura avvenuta, si potrà passare una mano di cera, che servirà a dare un aspetto più naturale al tutto. La vernice poliuretanica è reperibile in diverse colorazioni riferite ai legni naturali: dal pino chiarissimo all'ebano molto scuro. Comunque è sempre possibile miscelare i colori (purchè della stessa marca) per ottenere tonalità intermedie.
  1. Fase 1: preparazione della superficie. Se necessario, levigate le supefici con carta vetrata (prima a grana media poi a grana fine), lavorando nel senso delle venature del legno e smussando leggermente gli spigoli vivi. Togliete il pulviscolo formatosi servendovi di un pennello asciutto, poi passate un panno inumidito con acquaragia. Lasciate asciugare bene. 
  2. Fase 2: preparazione della vernice. Per prima cosa assicuratevi che l'ambiente in cui lavorate sia pulito e poco polveroso. Preparate quindi la prima mano di fissaggio versando un po' di vernice in un recipiente di vetro diluendola con il 10% di acquaragia. Per le mani successive, si potrà intingere il pennello direttamnte nel barattolo di vernice pura. 
  3. Fase 3: l'applicazione. Immergete il pennello fino alla metà delle setole. Se risulta troppo carico premetelo contro l'interno del barattolo e non sul bordo: si formerebbero delle bolle difficili da eliminare. Verniciate un lato del mobile alla volta, pennellando prima nel senso della venatura del legno (verso l'esterno) e subito dopo in senso trasversale per rendere più omogeneo lo strato di prodotto. Infine, pennellate nuovamente nel senso della venatura del legno. Durante queste operazioni, cercate di non passare troppe volte il pennello sugli stessi punti.
Alcuni consigli:
  1. Fra una mano e l'altra: lasciate asciugare bene e il giorno successivo levigate con molta delicatezza la superficie verniciata usando carta vetrata finissima. Ripetete l'operazione fra una mano e l'altra e ricordatevi di spolverare bene con il pennello asciutto prima di passare alla vernciatura successiva. 
  2. Come conservare i pennelli: pulite i pennelli dalla vernice usando dell'acquaragia. Poi avvolgeteli strettamente in un foglio di carta ad evitare che le setole si deformino. 
Le finiture per il legno.
La finitura ad olio: applicate due o tre mani di olio di tek o di olio danese sul legno sverniciato. Di tanto in tanto rinfrescate l'applicazione con una nuova passata o, in alternativa, con un velo di cera (che dà al legno una lucentezza meno marcata)
Come si applica l'olio: Preparate la superficie come indicato sopra nella fase 1. Poi stendete l'olio con un panno morbido e distribuitelo strofinando nel senso delle venature. lasciate riposare fino a che l'olio non sarà assorbito (4-8 ore). Stendete una o più mani successive.

La finitura a cera: per ottenere una finitura durevole bisogna prima "fissare" il legno con una mano di pasta alla gommalacca, distribuendola sulle superfici con un panno umido. Poi si può passare la cera. Si consiglia di ripetere l'operazione ogni due mesi. 
Come si applica la cera. Preparate la superficie e accertatevi che il legno sia perfettamente asciutto. Spandete la cera generosamente servendovi di un panno morbido. Lucidate con un panno facendo penetrare bene la cera. Attendete qualche giorno, applicate una seconda mano e lucidate.